Vado… e ritorno

Il Kenya è sempre stato per me un sogno da realizzare di cui razionalmente non riesco a spiegare la ragione. Mi sono sempre sentita chiamare da questo che posso definire il mio paese del cuore e se casa è il posto dove c’è il tuo cuore posso definire il Kenya la mia casa . Se sono arrivata a realizzare il sogno è stato grazie a Cinzia e a Kenya School Desk che ho conosciuto in maniera assolutamente inaspettata e che non pensavo assolutamente mi portasse ‘a casa’ .

Tra i miei desideri da sempre c’era quello di poter aiutare un bambino che non avesse possibilità di studiare e di avere un futuro migliore di quello che il fatto di essere nato per puro caso dall’ altra parte del mondo gli avesse riservato

Navigando in internet a fine agosto del 2022 digitando Kenya e adozioni mi appare la pagina di Kenya School Desk e dopo aver letto ( in parte) quello che l’associazione faceva decido subito di contattarli per sapere come potevo contribuire .

Mi risponde Cinzia che mi spiega che loro si occupavano di scolarizzazione e mi manda la foto di due bambini che lei definisce adozioni del cuore che si chiamano Javern Amani e Victor Baraka . Ecco quegli occhi mi hanno assolutamente fatto innamorare e decido di scolarizzarli. Questo è stato l’ inizio del tutto.

Man mano che seguivo la pagina, i profili personali di Cinzia e Maura e mi interfacciavo con loro scoprivo altri progetti, la fattoria, il pollaio, il pozzo, i banchi di scuola … insomma di tutto per aiutare i bambini e soprattutto scoprivo altri bambini da aiutare. Ogni sguardo, ogni sorriso anche se solo attraverso una foto mi chiamava a fare qualcosa. Ero innamorata di ogni sorriso e ogni sguardo. Sono arrivata senza saperlo a 38 bambini che per me sono i miei bambini.

Ad aprile del 2023 scopro il progetto del viaggio solidale di febbraio 2024 e decido …stavolta parto… è il momento di fare le valigie e andare dai miei bambini.

A febbraio 2024 parto e posso definire questo il viaggio più lungo ed emotivamente coinvolgente della mia vita. Più che un viaggio é stato per me un ritorno a casa. Per tutto il viaggio da Roma a Mombasa pensavo a cosa avrei provato una volta arrivata in Kenya che fino a quel momento era un nome scritto sull’ Atlante.

Cosa ho provato una volta atterrata?Semplicemente la sensazione di essere arrivata a casa. Ero a casa.. finalmente ero arrivata.

Tutto il viaggio è stata una continua emozione. Difficile trattenere le lacrime dell’ emozione e in ogni scuola dove tutti questi bambini ci accoglievano tra balli, canti e sorrisi. E ovviamente in ogni scuola oltre a conoscere i miei bambini ho trovato altri bambini che mi sono portata a casa con il cuore . Abbracciare ed essere abbracciata da loro è stato un viaggio dell’ anima .C’è stata una bambina che quando mi sono abbassata per sistemarmi la scarpa mi ha dato un bacio sulla guancia e mi sono sciolta dall’ emozione. È stato bellissimo soprattutto inaspettato e commovente al massimo.

Con questo viaggio ho conosciuto il vero Kenya, non quello turistico ma quello reale ed umano.

Il mio cuore è rimasto lì e adesso sono in attesa di ripartenza.

Il Kenya è sempre stato per me un sogno da realizzare di cui razionalmente non riesco a spiegare la ragione. Mi sono sempre sentita chiamare da questo che posso definire il mio paese del cuore e se casa è il posto dove c’è il tuo cuore posso definire il Kenya la mia casa . Se sono arrivata a realizzare il sogno è stato grazie a Cinzia e a Kenya School Desk che ho conosciuto in maniera assolutamente inaspettata e che non pensavo assolutamente mi portasse ‘ a casa’ .

Tra i miei desideri da sempre c’era quello di poter aiutare un bambino che non avesse possibilità di studiare e di avere un futuro migliore di quello che il fatto di essere nato per puro caso dall’ altra parte del mondo gli avesse riservato

Navigando in internet a fine agosto del 2022 digitando Kenya e adozioni mi appare la pagina di Kenya School Desk e dopo aver letto ( in parte) quello che l’associazione faceva decido subito di contattarli per sapere come potevo contribuire .

Mi risponde Cinzia che mi spiega che loro si occupavano di scolarizzazione e mi manda la foto di due bambini che lei definisce adozioni del cuore che si chiamano Javern Amani e Victor Baraka . Ecco quegli occhi mi hanno assolutamente fatto innamorare e decido di scolarizzarli. Questo è stato l’ inizio del tutto.

Man mano che seguivo la pagina, i profili personali di Cinzia e Maura e mi interfacciavo con loro scoprivo altri progetti, la fattoria, il pollaio, il pozzo, i banchi di scuola … insomma di tutto per aiutare i bambini e soprattutto scoprivo altri bambini da aiutare. Ogni sguardo, ogni sorriso anche se solo attraverso una foto mi chiamava a fare qualcosa. Ero innamorata di ogni sorriso e ogni sguardo. Sono arrivata senza saperlo a 38 bambini che per me sono i miei bambini.

Ad aprile del 2023 scopro il progetto del viaggio solidale di febbraio 2024 e decido …stavolta parto… è il momento di fare le valigie e andare dai miei bambini.

A febbraio 2024 parto e posso definire questo il viaggio più lungo ed emotivamente coinvolgente della mia vita. Più che un viaggio é stato per me un ritorno a casa. Per tutto il viaggio da Roma a Mombasa pensavo a cosa avrei provato una volta arrivata in Kenya che fino a quel momento era un nome scritto sull’ Atlante.

Cosa ho provato una volta atterrata?Semplicemente la sensazione di essere arrivata a casa. Ero a casa.. finalmente ero arrivata.

Tutto il viaggio è stata una continua emozione. Difficile trattenere le lacrime dell’ emozione e in ogni scuola dove tutti questi bambini ci accoglievano tra balli, canti e sorrisi. E ovviamente in ogni scuola oltre a conoscere i miei bambini ho trovato altri bambini che mi sono portata a casa con il cuore . Abbracciare ed essere abbracciata da loro è stato un viaggio dell’ anima .C’è stata una bambina che quando mi sono abbassata per sistemarmi la scarpa mi ha dato un bacio sulla guancia e mi sono sciolta dall’ emozione. È stato bellissimo soprattutto inaspettato e commovente al massimo.

Con questo viaggio ho conosciuto il vero Kenya, non quello turistico ma quello reale ed umano.

Il mio cuore è rimasto lì e adesso sono in attesa di ripartenza.

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